Tutankhamon, scoperte le origini della lama del pugnale

 

La scoperta della tomba di Tutankhamon risale a cento anni fa. Nel 1922 Howard Carter, egittologo britannico, la trova nella Valle dei Re. Un evento che ha un’eco mediatica mondiale e che rende il giovane faraone famosissimo. Da questo momento iniziano a diffondersi miti e leggende sul suo conto. Una fra tutte, è una maledizione con cui verrebbe ‘spiegata’ la morte di Lord Canarvon, il finanziatore degli scavi, che avviene poco dopo il ritrovamento della tomba.

Le teorie sull’origine

Fra i misteri fino a poco tempo fa irrisolti c’è l’origine della lama del pugnale di Tutankhamon. Uno fra i cinquemila – straordinari – reperti rinvenuti nella tomba. A incuriosire è il materiale di cui sono fatte l’impugnatura e l’elsa d’oro, ma il protagonista è il ferro (all’epoca un materiale più pregiato e indicatore di uno status sociale elevato).

Risale al 2013 l’ipotesi che il ferro arrivi dallo spazio, attraverso un meteorite. Nel 2016 la lama viene sottoposta alla spettrofluorometria XRF e viene confermata la teoria del “pugnale extraterrestre”. Infatti, risulta essere composta prevalentemente di ferro, con l’11% di nichel e lo 0,6% di cobalto: come i meteoriti ferrosi. Se il materiale fosse terrestre, la concentrazione di nichel non supererebbe il 4%.

La ricerca a conferma

Uno studio recente dà ulteriori informazioni a conferma di quanto ipotizzato sinora. I ricercatori del Chiba Institute of Technology in Giappone, in collaborazione col Grand Egyptian Museum, hanno scoperto che il materiale sulla lama possiede una struttura a tratteggio incrociato, il cosiddetto modello Widmanstätten, tipica di un’ottaedrite: il più grande gruppo di meteoriti di ferro.

Le ipotesi sono tre: il ferro potrebbe essere stato lavorato a freddo, tagliando e lucidando il meteorite; oppure a caldo, fondendolo e colandolo in uno stampo; o infine potrebbe essere stato forgiato.

Diversi punti anneriti sulla lama del pugnale di Tutankhamon contengono cloro, calcio, zinco e zolfo. Ed è la bassa quantità di zolfo a far pensare che il ferro sia stato forgiato a freddo, sfruttando una temperatura relativamente bassa perché inferiore a 950°.

Inoltre solo questo oggetto, fra quelli rinvenuti nella tomba del faraone, ha una manifattura molto rifinita ed elaborata. Si pensa possa essere un regalo del re di Mitanni. Il destinatario originario sarebbe stato Amenhotep III, il nonno di Tuankhamon, che lo avrebbe ereditato successivamente. Le pietre preziose che decorano l’elsa dorata, infatti, sono fissate con intonaco di calce, una tecnica tipica di Mitanni, quella egizia è con l’intonaco di gesso.

Insomma, le teorie elaborate negli anni sono state confermate conferendo al pugnale e a Tutankhamon ancora più fascino.