Perdita della personalità

 

Ci eravamo lasciati contestando chi si rifugia dietro ad uno schermo e che, senza quello, non ha il coraggio di dire ciò che pensa e di sostenere ciò in cui crede.
Quante cose perde una società fatta di gente che si nasconde dietro uno schermo?
Ne perde moltissime e prima fra tutte la capacità di esprimersi in modo corretto confrontandosi con altri in un gruppo fatto di persone vere e non di nick name che fanno da maschera ad un’identità che non si ha più.
La stessa identità che perdono tutti coloro che si confondono per convenienza in una società di massa che si è dimenticata delle tradizioni,fatta di figli irriconoscenti e di genitori che hanno dimenticato di insegnare loro che sedersi davanti al camino e leggere una poesia non è da “gay” ma soprattutto che i “gay”,come li chiamano loro,gli omosessuali non sono un aggettivo con cui classificare qualcuno ma persone normali.
Si sono dimenticati di dire ai loro figli che se ti fai di cocaina non sei affatto più “figo” e si sono dimenticati di dirgli che attraverso l’ignoranza e la violenza non si risolve nulla e non si è affatto più forti…anzi si è solo più vigliacchi.
Fare il figlio o il genitore non sono ruoli estranei da te che ti metti addosso solo per l’occorrenza.
Non sono ruoli,non c’è nulla di scritto e se questo messaggio arrivasse a tutti forse ci sarebbero meno figli drogati,meno genitori divorziati e meno scuse da inventare per far finta che tutto vada bene.
Si deve imparare ad ascoltare e a farsi ascoltare e si deve cominciare sin da quando siamo bambini o da quando bambini lo saranno i nostri figli.
I figli devono capire che ogni loro azione ricadrà sui loro genitori perché per loro un figlio è amore infinito.
I genitori devono capire che quando un figlio compie azioni sbagliate l’una dietro l’altra è come un bambino arrabbiato che continua a tirare i giochi che ha sottomano e,anche se comprende di aver commesso un guaio continua a farlo,perché in quel momento c’è qualcosa che lo turba ma di cui nessuno si è accorto.
Un figlio ci ferisce e smette di fare il figlio quando il mondo,tutto il suo mondo,smette di ascoltarlo.
E cosi accade nella società di oggi.
Le cose smettono di funzionare perché,nel caos generale fatto di migliaia di persone che vivono immerse in un’inutile frenesia,si sono persi i valori che fanno di un gruppo di persone una società che lotta per gli stessi obiettivi e che non deve essere guidata dalle convinzioni soggettive e dai comodi di chi,a quanto pare,non ha la capacità di farlo.
Una società non deve mai essere il termine con il quale mascheriamo il fatto che in realtà siamo in una giungla dove ognuno si occupa dei propri interessi perché se un cittadino tale e quale a te,affinché tu prenda milioni di euro al mese,non ci arriva alla fine del mese,paradossalmente non è un problema tuo!!!
Invece si che lo è!
Lo è perché in una società che si rispetti tutto deve funzionare e tutto ciò che si fa non deve avere altri scopi se non quello di aumentare il benessere reale del Paese e perché in una società che cambia ci sono cose la cui importanza non dovrebbe mai essere messa in discussione.
In una società in cui cambiano la moda,la televisione,il cinema,gli arredi,i palazzi,ci sono cose che non dovrebbero mutare mai.
Non dovrebbero mai cambiare gli addobbi di Natale per le strade,i profumi,i suoni e i colori del Natale,non dovrebbero cambiare le tradizioni dell’ultimo dell’anno o della Pasqua.
Non ci si dovrebbe mai dimenticare di lasciare, la notte dell’Epifania, il dolcetto e il liquore alla Befana.
In una società che cambia non si dovrebbe mai dimenticare che alla vigilia la carne non si mangia e gli insaccati nemmeno perché se hai deciso di avere Fede,questa non deve essere solo una maschera da indossare quando ne hai voglia.
E proprio per questo non si dovrebbe mai dimenticare che la notte di Natale si va a Messa e che il 2 Novembre,se per tutto l’anno si ha poco tempo,si deve almeno avere un pensiero per i nostri defunti.
Poi non si dovrebbe dimenticare che “la legge è uguale per tutti” non è solo una frase messa così,per bellezza,nelle aule dei tribunali…e che noi,in questa società,tra mille partiti e mille promesse non mantenute,ce lo abbiamo un punto fermo: la nostra Costituzione.
Tutte queste riflessioni non vogliono essere una sentenza per chi è assolutamente libero di pensare altro,piuttosto la prova che c’è ancora chi in alcune cose ci crede e che,forse,sentir parlare di quei giovani che i valori li hanno persi da una ragazza come loro, smentisce quello che ormai da un po’ purtroppo si afferma.
Noi giovani non siamo tutti così…c’è anche chi,come me,si impegna in ciò che ama fare e ci crede davvero…fino in fondo.


di Maria Luisa Lavorgna