Malattie reumatiche

 

oltre 100mila senza cure

 

Nel nostro Paese sono oltre 700mila i pazienti con malattie reumatiche croniche come artrite reumatoide, artrite psoriasica, polimialgia reumatica e spondilite anchilosante.

 Ma troppo pochi, stando alle indicazioni delle Linee Guida nazionali e internazionali hanno accesso alle migliori cure possibili: appena 50mila pazienti, il 6% del totale, mentre ne avrebbero bisogno altri 100mila. Per mancato impiego delle cure, è l'allarme dei reumatologi, esplodono i costi. Si stima una spesa indiretta di almeno 1,7 miliardi di euro all'anno, di cui 600milioni per giorni di assenza dal lavoro e oltre un miliardo per conseguente perdita di produttività.

Se le terapie più innovative con farmaci biologici fossero impiegate quanto serve si potrebbe risparmiare almeno un miliardo di euro l'anno in costi diretti e indiretti.

Lo hanno denunciato gli specialisti in occasione del convegno “L'appropriatezza prescrittiva dei farmaci biologici quale strumento di risparmio per la collettiva”. Nei pazienti trattati con biologici, a distanza di un anno dall'inizio della terapia, decresce la disabilità grave, le assenze dal lavoro diminuiscono di dieci a settimana, con un un risparmio stimato intorno a 500 milioni di euro.

Purtroppo, l'Italia è fanalino di coda dell'Europa industrializzata nell'impiego di queste: si spendono appena 500 milioni di euro contro 1,5 miliardi della Germania, circa 950 della Francia, circa 800 della Spagna e 700 dell'Uk.

«Queste cure rappresentano una vera rivoluzione per i malati reumatici, incidendo molto favorevolmente sulla loro qualità di vita - spiega Giovanni Minisola, psta presidente della Società italiana di reumatologia e primario di Reumatologia dell'ospedale San Camillo di Roma - . sono terapie costose, perché un anno di trattamento con biologici costa circa diecimila euro a paziente ma il risparmio abbatterebbe i costi indiretti pari a 1,7 mld di euro. Aumentando la capacità lavorativa e la produttività delle persone colpite»