In Italia 15 milioni di ipertesi

 

da Ansa.it

Si stima che gli ipertesi in Italia siano circa 15 milioni. Solo il 50% sa di esserlo e solo il 25% si cura. E' il quadro del difficile rapporto tra italiani e ipertensione - principale fattore di rischio per infarto ed ictus - tracciato dalla Societa' Italiana dell'Ipertensione Arteriosa. Per battere questa insidia sta per partire la grande campagna di educazione,'sfida all'ipertensione', che per tutto il 2007 vedra' coinvolti specialisti e medici generici.

 

Solo il 30% si cura, al via campagna prevenzione

Si stima che gli ipertesi in Italia siano circa 15 milioni. Solo il 50% sa di esserlo e solo il 25% si cura. E' il quadro del difficile rapporto tra italiani e ipertensione - principale fattore di rischio per infarto ed ictus - tracciato dalla Societa' Italiana dell'Ipertensione Arteriosa. Per battere questa insidia sta per partire la grande campagna di educazione,'sfida all'ipertensione', che per tutto il 2007 vedra' coinvolti specialisti e medici generici.

 

Emergenza malattie rare

da Corriere.it Sembrava una «ricorrenza» fra le altre: una settimana (18-23 settembre) dedicata alle malattie rare. Invece è servita, fra le altre cose, a calamitare l'attenzione del ministro della salute Livia Turco, che all'incontro Stato-Regioni per ridefinire il «Patto per la salute» ha incluso tra i punti salienti il superamento del divario fra Nord e Sud per la cura dei tumori e delle malattie rare. Intervenuta al Convegno internazionale sul tema organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità, la Turco ha inoltre preannunciato un disegno di legge e finanziamenti per dare gambe più solide all'assistenza e alla ricerca scientifica in questo campo. Una malattia si definisce rara quando ne è affetta al massimo 1 persona ogni 2mila. «Sì, ma il paradosso delle malattie rare è che, se le consideriamo nel loro complesso, non sono per nulla rare. Anzi sono un'esperienza assai comune» spiega Domenica Taruscio, responsabile del Centro nazionale malattie rare dell'Istituto Superiore di Sanità.

 

Primo intervento chirurgico 'zero gravity' test per le operazioni nei viaggi spaziali

da Repubblica.it Primo intervento chirurgico a gravità zero. L'esperimento è stato condotto da una equipe di medici francesi diretti dal professore Dominique Martin, capo del reparto di chirurgia plastica all'ospedale dell'università di Bordeaux. L'operazione è stata effettuata a bordo di un Airbus, un A300 della società Novespace appositamente attrezzato. L'intervento, della durata di 11 minuti, è stato realizzato in 31 sequenze, durante le quali il pilota ha effettuato delle picchiate di circa 22 secondi ogni volta, ottenendo così gravità zero.

 

Sindrome di «Pollicino» per 20mila italiani

da Corriere.it Sono sempre di più gli italiani affetti da sindrome di «Pollicino», cioè in crisi perché non soddisfatti dalle dimensioni del proprio pene. Secondo dati forniti in apertura del XIII congresso della SIA (Società Italiana di Andrologia) all'universitá degli Studi di Milano, sarebbero circa 20mila l'anno i maschi italiani che si rivolgono agli andrologi per chiedere un intervento chirurgico di allungamento all'organo genitale. E la percentuale di chi ne avrebbe davvero bisogno non supera il 3-4%. In più del 95% dei casi le ragioni del ritocco sarebbero «puramente estetiche». Questa paura patologica ha un nome fin dal dal 1891: i medici la chiamano «dismorfofobia» e colpisce sempre più giovani e giovanissimi.

 

La Risonanza svela trombi e vasi nuovi

da Salute de La Repubblica

Una nuova modalità diagnostica permetterà di ottenere immagini del sistema circolatorio con la risonanza magnetica nucleare, consentendo così di identificare ogni anomalia di arterie e vene, come le occlusioni arteriosclerotiche o le formazioni di nuovi vasi, come si verifica nei tumori. Il risultato è stato annunciato da Mauro Magnani, professore dell'Istituto di Chimica e Biologia dell'università "Carlo Bò" di Urbino. "Si tratta", ha spiegato Magnani, "di un nuovo brevetto che permette di mantenere in circolo le particelle magnetiche che rivela l'apparecchio per diversi giorni, consentendo di visualizzare ciò che accade nel sistema circolatorio in un lungo periodo di tempo. Questo è possibile perché siamo riusciti a far incamerare le nanoparticelle nei globuli rossi".

 

Cefalea fin da piccoli

da Dica33.it

Quasi tre bambini su dieci soffrono di mal di testa. È una vera e propria emergenza di cefalee nell'età evolutiva, come spiega Davide Moscato, direttore del centro cefalee infantili all'ospedale San Carlo di Nancy di Roma: un problema dovuto anche a genitori poco presenti e alle numerose attività extra-scolastiche. Moscato parlerà di questo argomento nel congresso nazionale sulle cefalee che si apre oggi a Roma, ma introdurrà anche le terapie non farmacologiche che aiutano i bambini a gestire il mal di testa.

 

Testosterone: controlli ogni anno per invecchiare bene

da Sanihelp.it

I maschi dopo i 50 anni, per prevenire le malattie cardiovascolari e non solo, dovrebbero verificare il livello di testosterone nel sangue, inserendo questa indagine negli abituali screening di controllo. Questa importante indicazione è emersa nel corso dei lavori del XXIII° Congresso Nazionale della SIA -Società Italiana di Andrologia, in corso a Milano fino al 29 settembre. «Una serie di studi clinici condotti nell’ultimo anno ha confermato che il principale ormone sessuale maschile, il testosterone, non solo riveste un ruolo determinante nella funzione sessuale e riproduttiva», afferma Bruno Giammusso, Responsabile dell’Unità Operativa di Andrologia dell’Università di Catania e Segretario della SIA, «ma costituisce anche un fattore protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari».

 

In Italia i farmaci più cari d’Europa

da Sanihelp.it

Nei mesi scorsi si è fatto un gran parlare dei prezzi dei farmaci, finalmente Altroconsumo ha messo sotto la lente l’intera filiera per capire i motivi dei continui aumenti dei prezzi. (+ 10% nei primi sei mesi del 2006 rispetto al 2005). Secondo l’associazione dei consumatori in Italia, quando il farmaco esce dalla fabbrica ha il prezzo più conveniente che si può trovare in Europa, quando lo stesso farmaco arriva sul bancone della farmacia, ha subìto tali ricarichi di prezzo che diventa più caro nel nostro Paese che in Gran Bretagna, Francia, Olanda, Portogallo, Spagna e Belgio.

 

Alcool e gotta

da Dica33.it

Il consumo di alcool, anche in piccole quantità, può favorire gli attacchi di gotta. L’effetto si verifica entro poco tempo, verosimilmente meno di 24 ore. È quanto verificato da un gruppo di ricercatori di Boston in uno studio pubblicato sull’ American Journal of Medicine. La gotta è una forma molto comune di artrite, caratterizzata da episodi ricorrenti di dolore e gonfiore delle articolazioni: nonostante esistano terapie efficaci, i pazienti che ne sono affetti continuano spesso a manifestare episodi ricorrenti.


 

TERAPIE ALTERNATIVE

 

 da Salute de La Repubblica

La base del miglior dessert

Nel classico, seppur empirico, confronto incrociato tra la teorica classifica dei cibi più sani e quella dei più gustosi, il miele è tra gli alimenti che escono meglio, capace come pochi altri di ben figurare, se non proprio di primeggiare, in entrambe le voci. Le ragioni sono le stesse che elevano la marmellata al rango di dolciume di prima classe. Al contrario di molti dessert di uso comune (cioccolata, gelato, merendine, torte farcite varie, budini), il miele - come la marmellata - è virtualmente "fat free": il vero problema di molti alimenti considerati dolci, infatti, non è rappresentato, o almeno non solo, dal loro tasso zuccherino, ma dall'alta quota di grassi. Allo stesso tempo, rispetto agli altri "zuccheri" (saccarosio in polvere, bevande dolci gassate, granite e ghiaccioli), ha una consistenza e una capacità saziante sufficienti a garantirne lo status di alimento. Per questo, così come la marmellata e la meno usata frutta secca non oleosa (fichi, prugne, albicocche, arance) può rappresentare l'ideale tocco di gusto di una prima colazione, ma anche di uno spuntino di metà mattina o pomeriggio.

 

L'insalata condiscila cosi' se non vuoi ingrassare

da Natural Style

Settembre Verde, rossa, mista, purche' sia condita con un filo d'olio. Ecco come dev'essere l'insalata per non minare la linea. "Le calorie non superano le 20 ogni 100 g perche' questa verdura e' composta da acqua fino al 95 per cento" spiega Nicola Sorrentino, nutrizionista. "Se ti limiti a condire con un cucchiaio da minestra di olio non aggiungi piu' di 110 calorie, chi va a ruota libera puo' anche triplicare questo valore. In alternativa, insaporisci con le erbe come ruchetta, erba cipollina, estragone o con una salsa di yogurt e pepe. Indivia, lattuga e radicchio verde sono quelle che hanno piu' vitamina C. Le insalate sono buone apportatrici di potassio e vitamine del gruppo B. Attenzione a non farti prendere la mano con il pane, un errore che vedo compiere spesso".

 

Sangue fluido con soia e Ginkgo

da Sanihelp.it

Per difendere la circolazione sono indispensabili di tre azioni: alleggerire il sangue, depurandolo dagli eccessi di colesterolo; promuovere la microcircolazione, per ossigenare tutti i tessuti. E contenere l'effetto degli agenti ossidanti (una dieta sbagliata, lo stress, il fumo di sigaretta) sulle pareti dei vasi sanguigni. Importantissimi obiettivi di salute che possiamo raggiungere facilmente integrando nelle nostre abitudini quotidiane gli alimenti e i fitoestratti stimolanti. Iniziamo dalla tavola, sostituendo la carne almeno tre volte la settimana con prodotti a base di soia (bistecche, tofu, ecc.).A colazione, un bicchiere di succo di melagrana, per fare il pieno di antiossidanti sin dal mattino; nel corso della giornata , il Ginkgo; e la sera, il pediluvio di zenzero, per defaticare le gambe.

 

Wakame, alga invadente (ma anche benefica)

da Salute de La Repubblica

Conosciuta scientificamente come Undaria pinnatifida, quest'alga, lunga da 1,5 a 3 metri ed appartenente alla famiglia delle Laminarie, originaria dei mari del Giappone e da tempo anche coltivata in Europa, rappresenta un prezioso alimento delle popolazioni orientali. Ricca in minerali (calcio, potassio, magnesio, ferro, sodio, cloro) la Wakame ha un gusto delicato, può essere consumata in inSALata, bene si abbina alle verdure di terra ed è un ottimo ingrediente di zuppe, minestre ed un componente chiave della famosa zuppa miso. Oltre all'importanza alimentare, la Wakame è di grande interesse medico-farmacologico. Contiene, ad esempio, sostanze ad attività antivirali e stata valutata, in studi sperimentali la sua capacità antiipertensiva (inibizione dell'enzima di conversione dell'angiotensina I), antitumorale ed antinfiammatoria. Altro grande interesse è lo studio di una sua possibile azione antiobesità.

 

Cure alternative per dormire

da Dica33.it

L’uso di rimedi alternativi per combattere l’insonnia è sempre più diffuso. “Molti pazienti che utilizzano prodotti di erboristeria o tecniche di rilassamento trovano questi rimedi utili a risolvere i loro problemi del sonno” afferma Nancy J. Pearson nello studio pubblicato sugli Archives of Internal Medicine. Lo studio, che aveva lo scopo di verificare la frequenza dei disturbi del sonno nella popolazione e l’abitudine a ricorrere alle terapie non tradizionali, ha evidenziato che a soffrire di insonnia è un americano su sei e che il 4,5% di loro –pari a 1,6 milioni di persone- utilizza terapie alternative per dormire meglio. Prodotti di erboristeria e tecniche di rilassamento sono i più utilizzati, principalmente da pazienti giovani ed istruiti ed il 60% di loro ne mette al corrente il proprio medico.

 

Il caffè? E' un toccasana per il fegato

da Spritualsearch.it

Recentemente però è emersa un'ulteriore e strabiliante proprietà della bevanda, ovvero l'azione benefica che essa esercita su fegato ed intestino: addirittura potrebbe essere in grado di prevenire i tumori epatici ed intestinali. La causa di questo fenomeno non è stata tutt'ora compresa in pieno: si pensa che il caffè influisca positivamente sui livelli sierici degli enzimi epatici (ad esempio, le transaminasi e le cosiddette gamma GT), e si può ipotizzare che la presenza di diversi composti fenolici ad attività antiossidante nel caffè giustifichi questa benefica azione. Inoltre il caffè aumenterebbe la motilità intestinale, fattore che riduce la persistenza di carcinogeni a contatto con la parete. Inoltre il consumo di caffeina sembra essere inversamente proporzionale al rischio di sviluppare la cirrosi epatica...