La dieta vegetariana fa bene alla pressione

È noto che l’ipertensione costituisca un fattore di rischio per le patologie cardiovascolari e che controllare la pressione arteriosa, attraverso uno stile di vita corretto, sia importante per prevenire queste malattie.

Attualmente, non è però ancora chiaro se un toccasana per la pressione possa venire proprio dalla dieta, e in particolar modo dalla dieta vegetariana.

A tal proposito, alcuni ricercatori di Osaka, in Giappone, hanno condotto una analisi circa il possibile legame tra diete vegetariane e pressione sanguigna.

Cosa è emerso dagli studi condotti?

Questa analisi, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista JAMA InternalMedicin, ha considerato gli esiti di sette studi clinici e trentadue studi basati sull’osservazione dei pazienti, giungendo ad affermare che le diete vegetariane siano associate a una pressione sanguigna più bassa, rispetto alle diete onnivore.

I ricercatori hanno misurato i valori pressori di coloro che seguono una dieta vegetariana, confrontandoli con i valori pressori dei partecipanti che hanno seguito una dieta onnivora, constatando valori della pressione più bassi nei vegetariani rispetto agli onnivori.

Perché i vegetariani hanno una pressione sanguigna più bassa?

I vegetariani corrono un rischio più basso di diventare obesi rispetto agli onnivori, perché hanno una alimentazione più ricca di fibre e con un più basso contenuto di grassi.

Questo potrebbe essere tra i motivi per cui la pressione sanguigna è mediamente più bassa nei vegetariani, considerata anche la correlazione esistente tra peso corporeo e pressione.

Inoltre, i vegetariani in genere mangiano molti cibi poveri di acidi grassi saturi e sodio, e ricchi di acidi grassi polinsaturi e potassio: anche questo può aiutare a controllare la pressione sanguigna.

E, infine, i vegetariani hanno in genere una più bassa viscosità del sangue e consumano meno alcool del resto della popolazione: ecco altri elementi che potrebbero influenzare positivamente il tutto.

I ricercatori di Osaka concludono che, benché siano necessari ulteriori studi per capire le relazioni esistenti tra alimentazione e pressione sanguigna, i risultati di questa meta-analisi di studi clinici suggeriscono l’esistenza di un legame stretto tra la dieta sana e la pressione sanguigna più bassa.