Sclerosi multipla (SM)

 

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune cronica neurologica che attacca il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). Questo processo patologico causa l’infiammazione e il danneggiamento della mielina (il rivestimento delle fibre nervose) e di altre cellule all’interno del sistema nervoso e disturba la trasmissione degli impulsi. Le conseguenze sono, tra l’altro, paralisi e spasmi, disturbi motori (atassia) e visivi, perdita di sensibilità, spossatezza o apatia, fino a gravi depressioni. I disturbi psichici sono, da una parte, una reazione alla gravità della malattia (disperazione) e, dall’altra, la conseguenza diretta dell’infiammazione del sistema nervoso centrale. Nonostante approfondite ricerche, le cause della sclerosi multipla non sono state ancora chiarite.

Il decorso della malattia è diverso da persona a persona e anche i sintomi possono avere caratteristiche molto differenti. In genere si differenza tuttavia tra un decorso piuttosto recidivante-remittente e uno cronicamente progredente della malattia, ma anche qui esistono forme intermedie. Il decorso cronicamente progredente è piuttosto raro. La SM ha un decorso perlopiù recidivante-remittente di diversa gravità, nel quale si manifestano sintomi che possono scomparire dopo ogni attacco (remissione). Nella maggior parte dei casi, dopo uno o due mesi dall’attacco si registra una remissione completa. Dopo una fase recidiva, che mediamente si manifesta ogni due anni, alcuni dei sintomi possono tuttavia persistere.

Poiché nella sclerosi multipla il sistema immunitario gioca un ruolo centrale, la malattia viene curata in primo luogo con farmaci immunomodulatori, cioè con farmaci che influiscono sul sistema immunitario (terapia a lungo termine). Ne fanno parte soprattutto i betainterferoni, che nel frattempo possono essere prodotti geneticamente in grande quantità. I singoli sintomi della SM vengono inoltre curati con diverse terapie medicamentose e non medicamentose. Di queste cure fa parte, p. es., l’assunzione di antidepressivi oppure la psicoterapia in caso di depressioni. Durante le fasi infiammatorie della malattia, lo standard riconosciuto è la terapia con cortisone. L’aspettativa di vita dei pazienti colpiti da SM è paragonabile a quella delle persone sane, ma la qualità della vita soggettivamente percepita viene influenzata dai sintomi in parte molto gravi.

La terapia nell’XCell-Center

La terapia con cellule staminali autologhe adulte seguita dall’XCell-Center è indicata se altri trattamenti non hanno portato alla riduzione dei sintomi. La terapia con cellule staminali, in molte persone colpite da sclerosi multipla ha portato a un sensibile miglioramento delle funzioni motorie e sensoriali. Nella maggior parte dei pazienti, questo effetto è stato riscontrato dopo circa sette settimane dal trattamento. Non è ancora noto se l’uso di cellule staminali nella fase iniziale può ritardare la progressione della malattia.

Nella trattamento della SM, nell’XCell-Center le cellule staminali vengono somministrate sia per via intratecale, cioè tramite iniziazione nel liquido attorno al midollo spinale, sia per via intravenosa.