Se il farmaco fa ingrassare

 

Oltre ai cibi ipercalorici e alla vita sedentaria cittadina, anche alcune medicine possono causare gonfiore e aumento del peso. Cosa fare in caso si debbano assumere per lunghi periodi

 

 

Quando l'indice dalla bilancia sale, il primo a essere accusato è il cibo. Meno spesso è il proprio sedentario stile di vita a essere messo sotto accusa. Ma la realtà è che esistono anche molte medicine che se da una parte hanno effetti positivi sulla salute, dall'altra possono causare aumento dell'appetito, provocare gonfiore o rallentare il metabolismo. Ecco quali sono.

 

STEROIDI

Farmaci steroidei sono utilizzati per trattare determinate patologie come allergie, asma e artriti reumatoidi e lavorano imitando gli ormoni che regolano metabolismo e sistema immunitario riducendo l'infiammazione. Gli steroidi sono normalmente prodotti dal corpo umano, ma un eccesso causato dall'assunzione di medicine può anche provocare la stessa reazione che si avrebbe nell'organismo in situazioni di forte pressione. In queste circostanze, infatti, il cortisolo, detto anche l'ormone dello stress, ridistribuisce il grasso allo stomaco, dov'è facilmente reperibile. Per ragioni sconosciute il grasso viene accumulato anche nella parte posteriore del collo, una condizione conosciuta come la Sindrome di Cushing. Gli steroidi sono anche i responsabili di un rilascio maggiore di zuccheri nel sangue che finisce per essere accumulato come il grasso, provocando ritenzione idrica.

Possibili aumenti di peso: i pazienti possono aumentare il loro peso fin del 7% o anche di più. Alcuni studi hanno addirittura rilevato che per un uso prolungato di farmaci steroidei si può arrivare a pesare fino a quasi 13 kg di più.

Cosa fare: parlarne col dottore e valutare con lui la possibilità di prendere steroidi a giorni alterni. In caso di infiammazione si può chiedere se è possibile usare in alternativa acido acetilsalicilico (aspirina) o ibuprofene (principio attivo dei farmaci antinfiammatori per l'appunto non steroidei).

 

MEDICINE ANTI-DIABETICHE

A molte persone affette da diabete di tipo 2 vengono prescritti antidiabetici a base di sulfonilurea che agisce stimolando l'organismo a produrre maggior insulina per abbassare gli alti livelli di zuccheri nel sangue. Ma in alcuni casi queste medicine provocano una caduta così repentina dei valori da creare nel paziente un forte nervosismo che si traduce nella necessità di dover mangiare di più. Anche i tiazolidinedioni (TDZs) rendono il corpo più sensibile all'insulina e quindi permettono un miglior controllo dei livelli di zucchero nel sangue, ma allo stesso tempo trattengono sali causando gonfiore e aumento di peso.

Possibili aumenti di peso: studi hanno scoperto che la sulfonilurea può portare il peso ad aumentare di circa 3 kg o 5 kg nei primi 12 mesi di trattamento. Le TDZs sono responsabili di minori aumenti di peso: da 1 a 2,5 kg.

Cosa fare: Secondo i diabetologi britannici esisterebbero diverse possibilità come usare anti-diabetici come il prandial o la metaformina che sembrano avere meno effetti collaterali sul peso.

 

FARMACI CONTRO LE ALLERGIE

Molti trattamenti (non farmaci veri e propri) contro le allergie contengono difenidramine, un ingrediente che controlla e blocca i recettori del cervello deputati al rilascio di istamine, a loro volta responsabili dello scatenarsi dei tipici sintomi allergici come gonfiore e prurito per esempio. Allo stesso tempo però la difenidramina induce sonnolenza (in alcuni casi è usato anche come blando sonnifero da vendersi senza prescrizione medica) rendendo le persone più pigre e molto meno attive. Le anti-istamine agiscono anche sui recettori che controllano l'appetito, rendendo i pazienti più affamati.

Possibili aumenti di peso: Studi hanno evidenziato che i pazienti che assumono anti-istamine per lungo tempo rischiano di aumentare fino all'1% il peso corporeo.

Cosa fare: La dott.ssa Caroline Apovian, medico associato della Facoltà di Medicina della Boston University, ha spiegato al Daily Mail che gli anti-istaminici di nuova generazione sono più selettivi rispetto ai recettori cerebrali su cui agire evitando di causare aumenti di peso. In alcuni casi i pazienti potrebbero optare per decongestionanti e inalatori per esempio per controllare i sintomi dell'asma.

 

MEDICINE PER IL CONTROLLO DELLA PRESSIONE SANGUIGNA

I betabloccanti vengono usati per trattare malattie cardiovascolari, in casi di ipertensione arteriosa, in alcune forme di aritmie, come ansiolitici. Essi agiscono abbassando i livelli di adrenalina nel sistema nervoso. A volte però diminuendo la pressione sanguigna, diminuisce anche la capacità dei pazienti di bruciare calorie, e i pazienti si ritrovano a essere stanchi, affaticati e meno propensi all'attività fisica, aprendo la strada all'aumento di peso.

Possibili aumenti di peso: I pazienti che assumono i betabloccanti per problemi cardiaci per anni rischiano di ingrassare addirittura fra i 5 e i 9 kg.

Cosa fare: Alcuni pazienti potrebbero (sotto controllo e parere medico) cambiare terapia optando per farmaci chiamati ace-inibitori che agiscono sui livelli di angiotensina (anziché adrenalina), ormone deputato al rilassamento delle vasi sanguigni che permette il controllo della pressione sanguigna senza stimolare l'appetito.

 

ANTIDEPRESSIVI

In Italia una persona su quattro (cioè circa 15 milione di individui) soffre o ha sofferto di depressione. Le medicine che più frequentemente vengono prescritte per il controllo dei livelli di serotonina sono gli antidepressivi serotoninergici o SSRI (ad esempio il Prozac o il Seroxat e i farmaci generici corrispondenti). Ma esistono anche altri tipi di farmaci detti triciclici. Queste medicine oltre a influire sullo stato mentale del paziente possono al contempo attaccare i recettori che comunicano al cervello lo stato di sazietà o di fame, incoraggiando, indirettamente, a mangiare di più.

Possibili aumenti di peso: Secondo studi condotti negli Stati Uniti, dopo sei mesi di assunzione di SSRI i pazienti presentano un aumento di peso del 10%. Il Seroxat viene considerato il maggior responsabile. Coi triciclici i pazienti aumentano da 1-4 a 13-20 kg.

Cosa fare : Secondo una recensione del Giornale di Medicina di Cliveland, è più probabile che l'aumento di peso si verifichi dopo sei mesi di utilizzo continuo. Ma alcuni pazienti potrebbero provare a passare a una famiglia più moderna di antidepressivi a base di bupropione (i più comuni il Wellbutrin o Zyban). Per ragioni ancora in parte sconosciute, questi farmaci sono stati associati a una perdita di appetito.

 

TERAPIE CONTRO IL CANCRO

Normalmente sono associate a una perdita di peso, ma nel caso di trattamento con Megace, un farmaco che utilizza come principio attivo un composto chimico prodotto dal corpo umano simile al progesterone, usato per bloccare la crescita di certi tipi di cancri femminili, si possono verificare anche sostanziali aumenti di peso. Tanto è vero che viene anche usato per stimolare l'appetito in pazienti anoressiche e gravemente sottopeso perché sembra riesca a stimolare i ricettori della fame. Un altro effetto collaterale è la nausea quindi può capitare che i pazienti anche in questo caso mangino di più per frenare questa sensazione. Una paziente su dieci, inoltre, ingrassa assumendo il Tamoxifen per controllare la crescita del tumore al seno, ma il professor Jack Cuzick dell'Istituto di ricerca sul cancro britannico, sostiene che l'aumento di peso è in un certo senso legato alla maggior sedentarietà dei pazienti.

Possibili aumenti di peso: Si può arrivare a pesare fino 9 kg in più.

Cosa fare: Nei casi di trattamenti contro il cancro cambiare farmaco non è possibile. Si può però lavorare col proprio medico per studiare un piano di esercizi fisici e una dieta appropriata.